Descrizione
I linguaggi di programmazione rappresentano la chiave di accesso a un sistema di elaborazione. Un computer è una macchina programmabile, in grado di eseguire un insieme definito di istruzioni. Un programma è una sequenza di istruzioni che permette di svolgere un compito assegnato. Tramite un linguaggio di programmazione è possibile scrivere un programma che, opportunamente interpretato o processato (compilazione) può essere eseguito nell’Unità Centrale di un elaboratore. Storicamente sono stati sviluppati diversi possibili modelli (paradigmi) di programmazione, seguendo approcci procedurali, imperativi oppure a oggetti. Fra i diversi linguaggi merita una citazione particolare il linguaggio C, rinomato per la sua efficienza, ampiamente standardizzato, utilizzato come fondamento dei sistemi Unix, GNU/Linux, Microsoft Windows, ed evoluto poi nel C++. A partire dall’affermazione dei servizi Internet, si è compresa l’importanza dei paradigmi dichiarativi, che si concentrano sull’obiettivo da raggiungere in un problema di programmazione, piuttosto che sulle modalità di implementazione. Su queste basi sono stati sviluppati linguaggi come HTML o SQL. Nelle soluzioni tecnologicamente più innovative si fa ormai ampio utilizzo delle macchine virtuali, intese come ambienti di esecuzione svincolati dalle caratteristiche HW della macchina fisica sottostante. Le macchine virtuali orientate ai processi sono, di fatto, programmi o architetture che girano come applicazioni in un sistema operativo, e consentono a loro volta l’esecuzione di altri programmi in un ambiente standard. I casi più noti sono la Java Virtual Machine e il framework .NET in Windows.
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