Descrizione
“Per definire il colore del cielo orientale, nel Purgatorio (I, 13), Dante invocò il nome di una pietra orientale: un gioco reciproco che, come notò Borges, può ben essere un’immagine dell’infinito. […] Borges si è chiesto più volte cosa avrebbe potuto fare Dante dopo aver finito la Divina Commedia: se avesse avuto un telefonino a disposizione, forse avrebbe potuto collezionare SMS in rima scambiati con Cavalcanti”.
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9788893641593 • Riflessi in uno zaffiro orientale: Diari minimi di viaggi effimeri •27 lug 18- 12.7 x 0.25 x 20.32 cm • 8,99 • • 40 pagine |