Descrizione
Le trasformazioni che caratterizzano la storia urbanistica delle città hanno cause che vanno cercate nel mutamento, nel corso del tempo, delle esigenze e necessità dei cittadini, e nella capacità degli amministratori di immaginare il futuro. Oggetto delle trasformazioni sono tutte le componenti della città: aree residenziali, zone industriali e commerciali, settori amministrativi. L’infrastruttura in cui si distribuiscono tali componenti è il tessuto urbano, composto da edifici e strade. Edifici e strade hanno una loro vita: nascono, si modificano nel tempo e, a volte, muoiono. Le strade, o vie, sono l’oggetto di Origine di Bologna. Il secondo volume ha trattato le vie del Centro Storico. Questo terzo volume tratta quelle vie, sempre all’interno del Centro Storico, che non esistono più, ovvero quelle “aree di circolazione” che hanno smesso, nel corso della storia, di essere tali, vie che scomparvero nel corso dei secoli per i più svariati motivi: privatizzazioni, progetti urbanistici, sventramenti di interi isolati … Qui sono elencate quasi centocinquanta “vie scomparse”, tutte nel Centro Storico: è sorprendente constatare che le tracce della loro esistenza sono ancora ben leggibili nel tessuto urbano per la grande maggioranza di esse. Le numerose immagini d’epoca sono tratte dalla collezione di Fausto Malpensa.
9788893644150 • Origine di Bologna. Volume 3. Le vie scomparse del centro storico • 21/03/2023 • Cop. flessibile • Dim. 16.99×1.7×24.41 cm • € 30.00 • colori • p.296
Carlo Pelagalli è cultore e appassionato di Bologna, della sua storia e delle sue tradizioni. Nell’ambito delle tradizioni ha approfondito l’argomento del ballo popolare bolognese “alla filuzzi”, collaborando ad alcuni libri, scrivendo articoli e partecipando ad eventi televisivi e culturali. Nell’ambito della storia ha sviluppato il tema della topografia della città e della sua odonomastica storica, ovvero lo studio della storia dei nomi delle vie, piazze e vicoli della città. E titolare del sito www.originebologna.com gestito in collaborazione con il Comune di Bologna, collabora con il Museo Civico del Risorgimento di Bologna. Vive nel capoluogo emiliano, dove ha lavorato per anni in un’importante azienda manifatturiera locale. Ora dedica il suo tempo alle sue passioni.